Sunday, January 4, 2015

Del riconoscersi e del completamento del vivere

Buster Keaton - 1930
Curiosamente leggendo una rivista musicale, alla ricerca dei titoli delle opere meglio considerate del 2014, mi sono imbattuto in una "simpatica" intervista con Patti Smith. All'epoca, dopo i fasti dei primi dischi e l'icona di poetessa-rock "maledetta" (o quantomeno rabbiosa, disillusa e devastante sulle icone stesse dell'epoca), Lei era sparita lasciando le perplessità dopo l'incontro con il Papa. Sparita per un vivere staccato e privato. Una famiglia, dei figli.
Dolph Menzel - Balcony Room, -1845
Eccola poi rientrare con un'immagine identica alla precedente. Poetessa-rock, iconoclasta, fuori dagli schemi. Decisamente una mente libera. Trasgressiva ma ... con dei principi. La duplicità o meglio la poliedricità delle sfaccettature. Interessante ed intelligente. E ancora di più quando, alla domandina dell'intervistatrice sul destino degli "idoli", invecchiare o morire e come per le due cose e "ora la giovane Patti Smith riconoscerebbe la Patti Smith di adesso?", ha saputo rispondere questo:
Patti Smith
"Penso che la riconoscerebbe, non sono cambiata poi così molto. Ho i capelli grigi ma sono coerente con chi ero e chi non lo capisce non ha mai capito me. Quella ragazza sarebbe felice di vedermi ancora qui. Invecchiare è una battaglia, un adattamento, ma contiene esperienze meravigliose. La compassione che ti accorgi di iniziare a provare, l'estensione del pensiero, il fatto di potere ancora lavorare. Non partecipo ad una cultura che una un terrore fisico dell'invecchiamento."

Aggiungo, "... maybe we will come back someday ..." dalla canzone Frederick.

Norman Parkinson - Models on top of the Conde Nast building on Lexington Avenue, New York - 1949
Ecco, la coerenza con se stessi. Con i pensieri e le pulsioni di quando non si avevano i capeli grigi e la stessa voglia di capire, anzi, molto di più perché si è aggiunta la compassione e l'umiltà (aggiungo). Invecchiare è magnifico perché si aggiungono cose su cose e si diventa sempre più ricchi. Ovviamente non nel senso economico, bensì sotto l'aspetto culturale e spirituale e dell'ampiezza degli orizzonti.
Edgar Degas - Allo specchio - circa 1885
E' la pacatezza che deriva dalla percezione dei propri limiti? E' il desiderio di capire che deriva da quello di esserlo dagli altri? E' l'attenzione alle sfumature perché non si divora la strada dell'esistenza come prima? E' la stanchezza che senti maggiormente e ti obbliga a sostare, guardandoti intorno? Oppure è semplicemente l'insieme delle sensazioni e dei sentimenti provati, delle esperienze vissute ed accumulate e delle cose imparate che ti danno questa apertura sensibile?
Valentine Cameron Prinsep (1836-1904) - Sweet Repose
Penso che sia così e con i capelli che ingrigiscono, mi sento di dire grazie e di sorridere alla vita.

Soundtrack:  Patti Smith, "Frederick"

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