Wednesday, January 7, 2015

Like a rolling stone

Justine Waddell - Modigliani girl
Concentrati in meno di 2 minuti si trovano esempi di poesie di vita elevatissimi.
Oggi volevo andare contro alcuni princìpi e mi sono ritrovato dentro altri.
Ero partito dalla biografia (interessante, stop) di Pete Townshend
e dal pensiero di riportare un testo di una canzone degli Who (Baba O'Riley, My Generention ...)
ma data una breve scorsa alle loro parole, mi sono cascate le braccia.

Al di là di brevi frasi ad effetto del tipo
"People try to put us d-down - Just because we get around
Things they do look awful c-c-cold - I hope I die before I get old"
non ho trovato molto.
The Who
Ricordo solo gli accordi rudi e potenti della sua chitarra
con la sensazione che, dal vivo, avrei gustato tutta la forza delle loro canzoni,
solo dal vivo ma, anche ai tempi, non sono mai stato uno che si faceva coinvolgere
e dimenticava un certo atteggiamento di composto ed educato distacco.

Forse solo con Joe Cocker al Vigorelli il coinvolgimento fu molto forte
ed anche con Rory Gallagher o Bob Marley e la Mahavishnu Orchestra.
Oppure al Parco Lambro, ma era l'atmosfera che guidava, e con gli Area.
Poco con Peter Tosh e tanta paura con Santana e gli scontri.
Ma un giorno mi riprometto di scorrere il lungo elenco dei concerti ...
Ruth Shively - Karina
Così, sono tornato indietro nei propositi ed ho cercato tra i testi
che ricordo nella mia mente con una certa frequenza
e non poteva che uscire la canzone regina
e le frasi-simbolo per una vita e che
ho vissuto nel momento che ho chiuso dietro le mie spalle,
per la prima volta, la porta della casa (la mia prima casa)
in cui ero andato ad abitare.

Non ero giovanissimo, né giovane, avevo 33 anni,
ma con una vita di studi alle spalle ero totalmente vergine
nei confronti del vero vivere e quindi non sapevo nulla
ma la sensazione fu quella,
How does it feel
To be without a home
Like a complete unknown
Like a rolling stone?

Pontormo - Deposizione (particolare) - Firenze, Chiesa di Santa Felicita
Non avevo una casa nel senso che non avevo più la casa dei genitori,
anzi di mamma, alle spalle. Ero solo, indipendente,
esaltato e solo ma stupendamente felice.

Ora, dopo tanti anni, chiudere la porta di casa alle spalle
ed avere una casa vuota davanti a me è sempre bello.
Penso al trasloco, il primo trasloco che mi ha fatto portare in casa
i dischi e il giradischi e il tavolo con la sedia e la lampada.
Basta. Null'altro. Il letto sarebbe arrivato.
La cucina c'era. In sala, una losanga di moquette dove sdraiarsi
e un cuscino dove appoggiarsi.
John Singer Sargent - Douard and Marie-Louise Pailleron - 1881
Ricordo che ho suonato a lungo ed a volume altissimo
un brano di Gary Moore dal vivo, "Empty rooms",
e che mi sono dovuto giustificare con i vicini
del baccano che il pomeriggio del giorno prima
li aveva disturbati.

Purtroppo amo la musica ad alto volume.
Ancora oggi ma posso farlo solo quando dono sul lago.
La stanza dove ascolto i dischi è isolata e me lo permette.
Qui, a casa, non posso molto e uso molto le cuffie.
Mi accorgo che devo ascoltare 1-2 ore di musica la giorno.
mentre leggo, mentre studio, mentre scrivo.
E' un bisogno per stare di più con me stesso.
Jacob Maris - A Girl Feeding a Bird in a Cage - circa 1867
Si ha bisogno di questo.
Quanto ci capiscono gli altri?
Quanto vogliamo sentire gli altri sempre intorno?
E la musica è come un alveo in cui avvolgerci.
Noi, per noi, con noi.
Non è egoismo, direi che è salvaguardia per mantenere noi stessi.

"I know what I like and I like what I know" dicevano i Genesis
ed è così. E anche questa canzone di Bob Dylan, che ha 50 anni,
dice la stessa cosa, "How does it feel, To be on your own".
Le rispondo che mi sento benissimo e che
il farmi sentire bene fa bene anche agli altri.
Fernand Khnopff - “Mary von Stuck” - 1916
Rileggendo il testo, il senso è diverso da quello che avevo ed ho sempre percepito
ma, si sa, noi prendiamo il particolare per il tutto e,
spesso, ci facciamo una prima impressione che è poi dura da cambiare.
E così, "like a rolling stone" non mi parla di tristezza ma ci conquista,
di liberà e di solitudine, quella solitudo che rigenera e fa stare bene e
stimola a migliorare per se e per il mondo.
Angelo Bronzino - Ritratto di Maria de’ Medici (particolare) - 1551
Once upon a time you dressed so fine
You threw the bums a dime in your prime, didn't you?
People'd call, say, "Beware doll, you're bound to fall"
You thought they were all kiddin' you
You used to laugh about
Everybody that was hangin' out
Now you don't talk so loud
Now you don't seem so proud
About having to be scrounging for your next meal.

How does it feel
How does it feel
To be without a home
Like a complete unknown
Like a rolling stone?

You've gone to the finest school all right, Miss Lonely
But you know you only used to get juiced in it
And nobody has ever taught you how to live on the street
And now you find out you're gonna have to get used to it
You said you'd never compromise
With the mystery tramp, but now you realize
He's not selling any alibis
As you stare into the vacuum of his eyes
And ask him do you want to make a deal?

How does it feel
How does it feel
To be on your own
With no direction home
Like a complete unknown
Like a rolling stone?

You never turned around to see the frowns on the jugglers and the clowns
When they all come down and did tricks for you
You never understood that it ain't no good
You shouldn't let other people get your kicks for you
You used to ride on the chrome horse with your diplomat
Who carried on his shoulder a Siamese cat
Ain't it hard when you discover that
He really wasn't where it's at
After he took from you everything he could steal.

How does it feel
How does it feel
To be on your own
With no direction home
Like a complete unknown
Like a rolling stone?

Princess on the steeple and all the pretty people
They're drinkin', thinkin' that they got it made
Exchanging all kinds of precious gifts and things
But you'd better lift your diamond ring, you'd better pawn it babe
You used to be so amused
At Napoleon in rags and the language that he used
Go to him now, he calls you, you can't refuse
When you got nothing, you got nothing to lose
You're invisible now, you got no secrets to conceal.

How does it feel
How does it feel
To be on your own
With no direction home
Like a complete unknown
Like a rolling stone?

Cesar Santos - Cuban contemporary art
Soundtrack: Zaz - On ira

No comments:

Post a Comment