Friday, January 9, 2015

Non rifugiamoci in un'isola

Wolinski et Cabu
Non rifugiamoci in un'isola,
non chiudiamoci in un castello
per contemplare il cielo luminoso
ma studiamo le condizioni dei tempi nuovi
per fare scoprire all'umanità intera
il tesoro nascosto
delle antiche verità del Vangelo.

Siamo stati feriti
nel corpo e nello spirito.
Ognuno di noi ha subìto il lutto
dei morti francesi.
Ma non scendiamo allo stesso livello.

Loro, gli assassini, non sono il tutto.
Chi ha ucciso, non è rappresentante di un popolo.
Ciascuno è il solo responsabile della propria follìa delinquente.
Non esiste pensiero politico e tantomeno religioso.
Non attribuiamo valore o significato al nulla.

Honoré et Tignous
Anche se il nulla ha ucciso innocenti.
Purtroppo c'è chi da scopo alla propria esistenza
travisando quello che ha letto in un testo religioso
e nascondendo invece il proprio vero, triste obiettivo.
Restiamo noi stessi e non rispondiamo se non con il nostro senso religioso, universale.

E' dura, durissima e difficilissimo non trascendere.
Ma loro. gli assassini, non sono il tutto. Loro non sono alcun popolo.
Sono solo loro stessi. Perduti in un ruolo di assassini.
Nulla di patriotico. Nessun martirio. Nessun principio o valore.
Solo il nulla che urla, colpisce, uccide e impreca.

Cayat et Charbonnier
Non rifugiamoci in un'isola,
non chiudiamoci in un castello
per contemplare il cielo luminoso
ma studiamo le condizioni dei tempi nuovi
per fare scoprire all'umanità intera
il tesoro nascosto
delle antiche verità del Vangelo.

Le parole in grassetto e in corsivo sono quelle che avevano ispirato il Concilio Vaticano II aperto nel 1962 da Giovani XXIII e chiuso da Paolo VI nel 1965.
Il Concilio della Speranza. E che ci guidi sempre. Ed ora, la preghiera ci aiuti.
Giovanni XXIII e Paolo VI


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