Storie di amicizie che il tempo diluisce via,
almeno si illude di fare così.
Eppure, sono amicizie che rimangono dentro
fisse, incancellabili e ancora piene di sapore.
Un sapore che è gustoso anche dopo 50, 60, 70 anni e più.
Siamo dunque sempre noi,
nel tempo e nello spirito.
Ma è mente, ricordo o sensazione vivida emotiva?
E' solo pensiero a ritroso o amore struggente che è presente ancora oggi
dopo decine e decine di anni?
Siamo dunque un insieme di emozioni che non terminano mai?
E questo è bello, bellissimo
come un amore struggente che non ha mai fine
perché si prova ancora il sapore, il profumo e il tatto
pressoché intatti, come fosse adesso il loro momento.
E' questa la ricchezza della vita.
L'esperienza persistente e mai dimentica o dimenticata.
L'accumularsi dei pensieri e delle sensibilità
che si sovrappongono creando ricchezza di sensibilità e di sensazioni,
pronte a ridonare gioia e gusto nel filtrare il presente col passato.
Quanto è invece stolta e inutile la vita
priva di ricordi e di memorie vive,
senza la possibilità di attingere ogni istante da un passato gustoso.
Quanto è povera una vita così sterile e arida.
Al pari di una non vita, è come una morte prematura.
In fondo è l'elegia al fare tesoro delle esperienze
dirette e indirette. A questo servono gli altri.
Non basterebbe un'esistenza per accumulare tutto questo.
Una parte la facciamo noi e una parte ce la danno gli altri.
El Rodolfo, el Gaina e poeu mi.
Soundtrack: Strehler e Milva - Ma mi
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