Film del 1962, diretto da Angés Varda,
racconta la vita di una cantante di musica leggera, Florence "Cléo" Victoire,
dalle ore 5 alle ore 7 del pomeriggio del 22 giugno. Si tratta di due ore di vita
scandite dal pensiero del risultato di un esame medico al quale Cléo si è
sottoposta nel sospetto di un tumore maligno. Cléo vive le ore nell’attesa di
quell’esito che è previsto per le 6.30.
La vita intorno è trasparente, scorre da sola e sfiora solamente Cléo. Il suo pensiero è altrove.
Girato in
diretta, con la cinepresa che filma Cléo mentre è in mezzo alla gente, la
pellicola inquadra Cléo attraverso le vetrine e riflessa da specchi.
Cléo stessa si specchia/si riflette in una gestualità che è frequente ed ossessiva. Auto-ossessiva.
Cléo stessa si specchia/si riflette in una gestualità che è frequente ed ossessiva. Auto-ossessiva.
La solitudine che ammanta ogni sensazione, appiattendola e dilagando nei rapporti tra le persone.
La bellezza messa di fronte al suo significato di involucro apparentemente splendido che può nascondere una malattia incurabile.
Numerose le comparse famose (cameo) con Jan-Luc Godard, Anna Karina, Eddie Constantine e lo stesso Michel Legrand che ha firmato le musiche del film.
Soundtrack: Sans Toi
90 minuti è il tempo che separa Cléo dall'inizio del film al momento in cui le sarà comunicato l'esito della biopsia e 89 minuti è la durata del film.
L'orologio di Cléo batte al tempo di quello del film, e viceversa e quindi ogni gesto e ogni pausa ha una durata reale. Questo è il tocco di eleganza ulteriore.
Il respiro di Cléo si mescola a quello dello spettatore e, idealmente, anche il suo cuore batte alla stessa frequenza.
Illusione di un contatto, dettata dall'assoluto bisogno di non essere totalmente sola di fronte al sipario che si solleva.
Questo il significato dell'incontro cercato con il giovane soldato.
Un incontro dell'occasione dove questa non è passione o desiderio, bensì solo necessità di sentire un corpo vicino, un respiro accanto e uno sguardo in cui specchiarsi. Pur senza dividere alcunché.
Tatto, sensibilità ed eleganza. Il bianco e nero trionfa sul colore, lasciando allo spettatore il ruolo/compito di completare le atmosfere con la sua sensibilità ed esperienza e fantasia.
Le film: Cléo de 5 à 7
Agnès Varda |
Soundtrack: Mad World - Gary Jules
fin
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