Friday, September 20, 2013

La retorica delle cose ultime e La Mela di Odessa

Spesso ci si trova di fronte all'affermazione che l'ultima opera di un artista è la più completa, la più difficile, la più complessa perché frutto dell'elaborazione di tutta una vita. Non è così. Si tratta di una banalità, frutto della cosiddetta "retorica delle cose ultime"

Non è detto che l'ultima opera sia la migliore. La più sofferta, la più creativa. Mestiere e creatività non sempre hanno rapporti e se li hanno, non sempre sono sinergici e positivi.

Altre volte (e non poche), le opere prime sono le più fresce e ricche. Forse perché hanno avuto un periodo di gestazione lungo, frutto dello stesso concomitante sviluppo di una personalità

Forse sono le più innovative e dirompenti, le più violente ed intransigenti. Forse perché la gioventù non conosce modulazione e quindi per questo sono le più sincere e spontaee.

Ecco, appartiene a questo gruppo un opera di giovani musicisti che ho sempre amato e che amo ancora, gli Area. Al di là dell'impegno politico e delle canzoni più strettamente ad esso collegato, per gli Area ci sono diverse opere di pura fantasia lirica. 

La Mela di Odessa (ancorché collegata ad un evento reale) ne è un esempio, stupendo.

C'era una volta una mela a cavallo di una foglia.
Cavalca, cavalca, cavalca
insieme attraversarono il mare.
impararono a nuotare.
Arrivati in cima al mare, dove il mondo diventa piccino, la mela lasciò il suo vecchio vestito e prese l'abito da sposa più rosso, più rosso.
La foglia sorrise, era la prima volta di ogni cosa.
Riprese la mela in braccio, e partirono.
Giunsero in un paese giallo di grano pieno di gente felice, pieno di gente felice!
Si unirono a quella gente e scesero cantando fino alla grande piazza.
Qui altra gente si unì al coro.
"Ma dove siamo? ma dove siamo?"
Chiese la mela.
"Se pensi che il mondo sia piatto allora sei arrivata alla fine del mondo. Se credi che il mondo sia tondo allora sali, e incomincia il giro tondo!"
E la mela salì, salì, salì, salì, salì.
La foglia invece saltò, saltò, saltò.
Rientrò nel mare e nessuno la vide più.
Forse per lei, mah, il mondo era ancora piatto.
....Vicino al mare dove il mondo diventa piccino....Se credi che il mondo sia tondo, allora sali, sali! E incomincia il giro tondo! 


Soundtrack: La Mela di Odessa - Area al parco Lambro
Soundtrack: La mela di Odessa - Patrizio Fariselli&Paolo Tofani
Soundtrack: La mela di Odessa - Area Reunion




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