Dicembre 1955. Una donna, in Alabama, sale a Montgomery e si siede su un autobus di linea per tornare a casa propria dopo una giornata di lavoro. Un giorno come un altro ma anche l'inizio di una nuova era: quella dei diritti umani.
Prima di raggiugere la propria destinazione, il guidatore dell'autobus invita Rosa Parks ad accomodarsi in fondo all'autobus, nella sezione di posti destinata alle persone di colore.
Rosa Parks si rifiuta. Viene quindi arrestata per avere violato la legge locale che imponeva una "segregazione razziale" sugli autobus di linea. Infatti, i dieci posti davanti erano destinati ai bianchi e in quella giornata, Rosa Parks, insieme ad altre persone di colore aveva occupato la prima fila dietro quei posti ma l'autobus era pieno e così il guidatore aveva chiesto a Rosa e agli altri di colore di alzarsi per fare posto ai passeggeri bianchi in piedi.
Rosa rimane seduta mentre gli altri si alzano. Avanza il proprio diritto di rimanere lì perchè non occupa i posti "dei bianchi". L'autista, Joseph Blake, crede di avere il diritto di stabilire dove finisce l'area riservata ai bianchi e dove inizia quella dei neri e quindi chiama la polizia.
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Arrestata, tradotta in prigione, fotografata, obbligata a lasciare le proprie impronte digitali, il rapporto della polizia indica che il reato consiste nell'essersi rifiutata di obbedire agli ordini dell'autista.
Il fatto diventa di rilevanza nazionale e la comunità afro-americana inizia il boicottaggio degli autobus in segno di protesta. Martin Luther King Jr, allora 26enne si mette in luce per il coordinamento del boicottaggio che dura ben 381 giorni e per le sue doti di oratore.
la legge di segregazione razziale sugli autobus viene riconosciuta incostituzionale nel giugno del 1956 e viene discussa presso la corte suprema degli stati uniti nel novembre successivo.
Per questo, Rosa Parks viene riconosciuta come la madrina del movimento dei diritti civili.
Quando consideriamo questo, possiamo sperare che ognuno di noi possa avere un ruolo per cambiare anche cose ben più grandi di noi. Cose che in apparenza sembrano essere insormontabili. Tutto deve partire da noi.
Non possiamo/dobbiamo accettare qualsiasi cosa sotto la spinta della ineluttabilità. Il potere di un dittatore dipende dalla forza che gli attribuiscono i suoi sudditi e così nella nostra società. Il boicottaggio è un'arma gigantesca.
Basta avere la forza della costanza. No, no, no e poi ancora no. Così si possono distruggere i muri del potere.
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Basta avere il coraggio in noi stessi, la determinazione e la dignità a sostegno delle azioni e non avere paura. Non abbiate paura recitava il grande Papa Wojtila.
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