Ma come è possibile pensare di cedere il nostro traffico aereo e le nostre comunicazioni a sociatà estere che non potranno mai 'avere a cuore' lo sviluppo di un Paese per loro straniero? Come è possibile ragionare sempre in termini di mero interesse personale, sacrificando lo spirito di nazione e di appartenenza ad un popolo? Perché l'Italia è sempre stata guidata da piccoli potentini che hanno curato più il loro interesse che non quello del proprio Paese?
Si tratta di una maledizione, in questo caso, l'individualismo. Il pensare che quanto accade in strada, nella strada sotto la nostra casa, in quanto avviene al di là della porta della nostra abitazione, non ci interessi? Anche la strada, il quartire, la città sono la nostra casa. Come non buttiamo la sporcizia per terra nel nostro salotto, così non dobbiamo fare per strada ... e invece, eccolo l'italiano medio. Maleducato, stupidamente egoista e con l'illusione di essere più furbo degli altri, vive in modo maleducato, poco civile e prepotente. Eppure, se unisse le proprie forze a quelle degli altri, potrebbe fare emergere questa povera nostra terra.
Povera Italia. Poveri noi. Come potrà un Air France avere a cuore il nostro turismo e agevolare le tratte aeree per espanderlo? Come potrà una Telefonica, investire in Talia per favorire lo sviluppo della rete nel nostro Paese? Sono tutti aspetti, questi, che oggi come oggi, sono vitali per lo sviluppo di un Paese. E noi livendiamo. Meglio allora un buon governo statale con industrie ed aziende statali che difendano la realtà territoriale di un popolo. Altro che europa. Siamo allesolite! In un mondo in cui le multinazionali hanno più forza del governo di un Paese, come si può difendere l'equità di distribuzione delle ricchezze e delle opportunita?
Cosa dobbiamo fare? ... Una cosa è certa, dobbiamo fare ...
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