Friday, September 6, 2013

Le parole. Già. Dissolvono l'oggetto (Giorgio Caproni)

"Stava sdraiato al sole e davanti ai suoi occhi passava un'immagine dietro l'altra. Non sapeva né leggere, né scrivere e non aveva mai visto un libro, eccetto il messale miniato del prete, eppure la sua mente era uno scrigno di racconti."
La crociata dei bambini; Eileen e Rhode Power, 1926

Quante volte la nostra attenzione reagisce solo di fronte ad uno stimolo pregiudiziale? Quante volte prestiamo attenzione solo se qualcosa ci perviene da persone che stimiamo o rispettiamo (o dobbiamo rispettare)?

Eppure, il dono del pensiero è comune a qualsiasi uomo. Dal genio all'oligofrenico. Dal colto all'incolto. Dallo studioso all'ignorante.
Will Hunting – Genio ribelle
Perché allora il nostro giudizio si attiva dopo il pre-giudizio? Se uno stolto, ma importante, parla, allora prestiamo attenzione. Se un "nessuno" parla, a stento lo ascoltiamo.

Certo, non sempre è così ... ma è molto frequente.

Soundtrack: Gabriel Fauré-Pavane Op. 50

Dressed animals - Miguel Vallinas
Viviamo in modo assai buffo senza prestare attenzione a ciò che vale, bensì a ciò che proviene da fonti che consideriamo rilevanti. Per stima, per autorevolezza, per autorità.

Non solo, ma predilegiamo considerare più ciò che è affine al nostro pensiero che non ciò che è contrario. Una sorta di pigrizia nei confronti di quanto ci mette in movimento, in discussione. Eppure, il rifiuto della discussione ingenera staticità e questa è nemica dell'evoluzione, della crescita, del mettersi in moto, del progredire.

Ecco, si direbbe che siamo vittime del pre-giudizio, dell'opportunismo e della pigrizia (o dell'autoreferenzialità). Tutto questo, per chi si perita di appartenere all'homo sapiens non è certo un granché.

Soundtrack: Classical Sax Tenor-Erin Royer

E allora, "find the way", come si ripeteva Diana Nyad, la nuotatrice non più giovane che ha percorso le 110 miglia (177 km) che dividono Cuba da Key West. Un mantra che stimola a non sedersi mai, a cercare sempre qualcosa al di là di noi stessi, prendendo tutto quanto ci offre la vita come "provocazione" positiva.

Federico Garcia Lorca - Genio ribelle
Perché è dalla provocazione che si è stimolati all'azione, alla riflessione, alla ricerca del significato. Quello dei gesti, delle parole, dei suoni, dei colori, dei sapori, degli odori, dei contatti fisici.

Nulla è da escludere. Nessuno è da escludere. Tutto deve essere ascoltato, filtrato, analizzato. Per imparare sempre. In questo senso, si potrebbe dire che "nulla è del tutto inutile".

Abbiamo fortunatamente così tanto ancora da imparare che è una gioia immensa sapere di non sapere nulla.

Soundtrack: I know what I like and I like what I know - Genesis

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