Wednesday, May 28, 2014

Compagni dai campi e dalle officine

Si era al teatro Officina. In Viale Monza.
Era un appuntamento rigorosamente figlio dell'impegno
sociale e politico. Oggi, è molto, molto diverso.

Si era in anni foschi ma vivi.
Intensi e impegnati.
Colmi di rabbia e di speranza.

Nell'aria risuonavano spari e urla,
bidoni percossi con chiavi inglesi
per un ritmo incessante di lotta.

Gli occhi piangevano
per il fumo dei lacriomogeni
e le orecchie erano dolenti.

Il tascapane colmo di volantini,
l'eskimo sporco e lacero ma caldo.
La sigaretta era francese, d'obbligo.

Il basco, gli slogan,
la fantasia guidata dal partito
e lo sguardo rivolto al nemico.

Ceh poi era fatto di poveri
come quelli che volevamo difendere.
Il potere ci metteva gli uni contro gli altri.

Pasolini era stato magnifico in questo.
Io sto dalla parte dei poliziotti
perché i veri proletari erano là.

E tra le tante canzoni che si cantavano
c'era anche "contessa" di Pietrangeli
compagno e poi regista di finivest.

Forse ancora compagno,
come forse ancora noi,
confusi in questo mondo senza

senza spirito di classe
e senza lotta.
Divisi dal consumismo e dall'opportunismo.

Contessa - Paolo Pietrangeli - 1966

"Che roba contessa, all'industria di Aldo
han fatto uno sciopero quei quattro ignoranti;
volevano avere i salari aumentati,
gridavano, pensi, di esser sfruttati.

E quando è arrivata la polizia
quei pazzi straccioni han gridato più forte,
di sangue han sporcato il cortile e le porte,
chissa quanto tempo ci vorrà per pulire...".

Compagni, dai campi e dalle officine
prendete la falce, portate il martello,
scendete giù in piazza, picchiate con quello,
scendete giù in piazza, affossate il sistema.

Voi gente per bene che pace cercate,
la pace per far quello che voi volete,
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra,
vogliamo vedervi finir sotto terra,
ma se questo è il prezzo lo abbiamo pagato,
nessuno più al mondo dev'essere sfruttato.

"Sapesse, mia cara che cosa mi ha detto
un caro parente, dell'occupazione
che quella gentaglia rinchiusa lì dentro
di libero amore facea professione...

Del resto, mia cara, di che si stupisce?
anche l'operaio vuole il figlio dottore
e pensi che ambiente che può venir fuori:
non c'è più morale, contessa..."

Se il vento fischiava ora fischia più forte
le idee di rivolta non sono mai morte;
se c'è chi lo afferma non state a sentire,
è uno che vuole soltanto tradire;
se c'è chi lo afferma sputategli addosso,
la bandiera rossa ha gettato in un fosso.

Voi gente per bene che pace cercate,
la pace per far quello che voi volete,
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra,
vogliamo vedervi finir sotto terra,
ma se questo è il prezzo lo abbiamo pagato,
nessuno più al mondo dev'essere sfruttato.
Soundtrack: Paolo Pietrangeli - Contessa
Video: Pagherete caro, pagherete tutto

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