Wednesday, May 14, 2014

Gli uomini, bisogna guardarli dall'alto

"Gli uomini, bisogna guardarli dall'alto"
Jean Paul Sartre - Il Muro - 1940

Questo significa che per giudicare non bisogna essere coinvolti.
Non bisogna stare nella mischia.
Bisogna staccarsi, guadagnare la giusta distanza
che permette di sedare l'emozione
per affinare la sensibilità e la percezione.

Soundtrack: Les Ciseaux d'Anastasie - Prudence
À bout de souffle - Jean-Luc Godard - 1960
Solo così si può avere un giudizio realistico.
Sgomitare nel mezzo non aiuta a capire.
Eppure, spesso il coinvolgimento apre gli orizzonti.
Cosa diremmo se non ci fosse qualcuno che amiamo
e che condivide i destini e le sorti deli immigrati clandestini?

Saremmo chiusi nelle nostre torri eburnee,
pronti a difendere noi contro gli altri,
senza capire che non esiste uno e l'altro
bensì solamente un "tutti noi".
Un modo di mentire a noi stessi e alla realtà vera.

Les Quatre cents coups - François  Truffault (1959)
Un eritreo, un somalo che si indebita
e rischia la vita per fuggire dalla sua realtà
non può essere considerato solo "un clandestino".
Eppure non lo si capisce se non si è dentro, a sgomitare.
Nella massa.

Quindi? Cosa è giusto?
Lontananza o vicinanza?
Asettico isolamento o sudata vicinanza?
Penso, l'uno e l'altro,
ma non nel senso di un equilibrio.

Bensì nella logica di considerare
questo e quello contemporaneamente,
rifuggendo logiche di comune senso della logica
e penetrando nel contesto del distinguo
dove una persona è diversa dalle altre.


Dove è giusto non generalizzare
ma fare di ciascun caso, un caso a parte.
In fondo, non siamo tutti galantuomini
ma neppure tutti delinquesti.
E questo, guardando solo dall'alto, non lo si può capire.

Soundtrack: Juliette Greco-Les feuilles mortes
Soundtrack: Eric Clapton -Autumn Leaves

No comments:

Post a Comment