Friday, May 30, 2014

Illusione e Idealismo

Akiyoshi KITAOKA
Mi alzo al mattino e mi viene da sorridere. Non è il sorriso di un ebete che sorride e basta con la contrazione dei muscoli della bocca e delle guance. E' un sorriso che guarda alla giornata di ieri, alla notte trascorsa e al giorno che si affronta. Non va sempre tutto bene. Certo. Anzi, spesso ci sono più contrarietà che cose positive. Ma questo non toglie che io sorrida.

Un sorriso che significa apertura alla vita. Non stupida superficialità o fugacità di sentimenti. Anzi. Si tratta di una precisa volontà. Quella di volere affrontare il mondo sempre in modo positivo. Un esercizio di gioia e di speranza. Anche se il mondo, fin nelle sue piccole espression, esprime una società in vertiginosa decadenza, soprattutto di sentimenti umani.

E' illusione la mia, quella di sperare nell'uomo anche a fronte di una crescente aggressività e di un dilagante egoismo? Ma illusione non è sempre un fatto negativo. Non vuole necessariamente (e quindi sempre) significare "errore dei sensi o della mente per cui le cose ci appaiono diverse da quelle che sono ...". Dipende dai punti di vista.

L'illuso può anche essere chi vede al di là di quanto vede la "massa" e quindi viene considerato tale dalla cecità altrui. L'illuso viene forse smentito nel suo credo dal risultato delle sue azioni? Aiutare qualcuno che poi ti ferirà è realmente una sconfitta? E quindi, chi ha aiutato è necessariamente un illuso?

Op-art
Diciamo che "illuso" viene definito colui il quale crede in qualcuno/qualcosa che altri considerano privi di credibilità e quindi non degni di fiducia. Potremmo quindi dire che le banche etiche sono la profonda espressione di una mera illusione? Dare credito solidale a che viene definito da altri indegno di avere fiducia?

Attenzione, seguire un'illusione che in realtà rappresenta un ideale, non significa essere stupidi, irrazionali e privi di concretezza. Trasliamo allora il concetto da illusione a idealismo. Forse è più concreto secondo il "pensiero comune". Idealismo è di fatto un porre a fondamento della realtà l'idea, cioè il pensabile, l'atto stesso del pensare. Secondo Platone, "le idee sono i veri reali", cioè sono, esistono, indipendentemente dal pensiero che le pensa. Idealismo coincide quindi con il realismo.

Secondo Berkeley, l'idealismo riduce l'oggetto del conoscere al soggetto conoscente. Cioè l'essere intrinseco delle cose dipende (deriva) dall'essere percepiro dal soggetto pensante. Ed ancora, secondo Kant, la realtà (che esiste in modo a sè stante ed inconoscibile all'uomo) viene percepita dal soggetto conoscente in virtù dei propri principi costitutivi della sua razionalità e con i limiti dell'esperienza.

Akiyoshi KITAOKA
Ed infine, secondo Hegel, non esiste realtà che non sia dal pensiero e per il pensiero, cioè la realtà è oggetto del pensiero che - a sua volta - diventa soggetto (anzi per potere essere soggetto, il pensiero chiede che la realtà divenga oggetto).

Quindi, la realtà è illusione (per il fatto di essere percepita, ricostruita e vissuta dal pensiero, figlio dei principi costitutivi e dell'esperienza)? Ma proprio per gli elementi costitutivi della persona, che condizionano la percezione del reale, ecco che la realtà viene riconosciuta in modo diverso tra gli esseri viventi. Un fiore è un fiore per noi ma potrebbe essere un qualcosa di assai diverso per un insetto o per un animale erbivoro. Chi è l'illuso e chi è il realista?

Il pensare sempre doppio, nella logica delle diverse visioni possibili, è sempre affascinante e produttivo. Oggi, lo consideriamo persino alla base del "problem solving" anche se, all'atto pratico viene considerato di più chi ha poche idee e ben radicate e urla di più ... Ma il pensiero comune e il comportamento acritico di massa è sempre l'obiettivo della nostra lotta.

La realtà che noi vediamo è pervasa dal ricordo/dall'esperienza - http://www.stranezze.eu
Soundtrack:  J.S. Bach: "Switched-On" Brandenburg Concerto No. 3 in G major (BWV 1048), 1. Allegro [Synthesized by Wendy Carlos]

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