Il primo voto non si scorda mai ...
Poi si è scivolati via in modo graduale,
sempre più graduale,
verso la travisazione di un ideale e la sua completa negazione.
In balia, ahimè, di luoghi comuni,
di sciocchezze e di illusioni indotte
e di speranze meschine, travestite da "vision".
Come può l'intelligenza
farsi abbindolare in modo sì totale
da affabulatori travestiti da messia?
Questo, però, fino al momento in cui
il senso di responsabilità civile
non ha evocato il senso di colpa.
Dell'avere "tradito" un ideale,
dell'avere aperto le porte all'errore svelato.
La buona fede però non giustifica.
Ed ora, adesso, dopo avere percorso
l'arco costituzionale, eccomi qui a condividere
con uguale gioia gli stessi ideale della gioventù.
Anche se i tempi ormai sono diversi.
Anche se la coscienza di classe si è perduta.
Anche se le speranze di cambiare il mondo sono meno salde.
Rimane comunque la forza di un ideale
di giustizia, di equità e di amore
che vede gli uomini uniti per il bene comune, reciproco.
Bentornato a casa ...
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