Reparto I: Cronici (137 ricoverati circa)
Promisquità tra vecchi deteriorati e giovani con notevoli possibilità di recupero.
Accatastamento degli individui nel reparto chiuso, male aerato, maleodorante.
I letti sono disposti a 30-40 centimetri di distanza l'uno dall'altro; quasi nessun malato dispone di un tavolino da notte e non avendo armadi a disposizione, non esiste un angolo dove potere custodire qualcosa di personale.
I gabinetti, sporchi ed insufficienti vengono chiusi alla sera e i malati durante la notte (che comincia alle 18 e finisce alle 7 di mattina) devono servirsi di vasi che rimangono nella camerata fino a quando verranno vuotati tutti insieme al mattino, intasando i gabinetti dove una coda interminabile di persone sta aspettando di entrare.
Alle 17 (ora di cena) i malati vengono messi in fila e contati per la distribuzione della pagnotta.
Dice uno di loro: "Vivendo così tutti insieme, sempre insieme, ciascuno si sente malato della sua malattia e di quella degli altri."
La Fabbrica della Follia - Relazione sul Manicomio di Torino - Associazione per la lotta contro le malattie mentali - Sezione autonoma di Torino, Edizioni Einaudi, 1971
Syd Barrett |
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