Tuesday, May 13, 2014

Ontogenesi

Ricostruire la propria essenza
dalla nascita al momento che si decide.
Quanto è possibile
definire il filo conduttore?

Siamo sempre stati noi?
Abbiamo sempre mantenuto una traccia comune?
Oppure ci siamo sbandati da una parte all'altra,
seguendo la forza delle contingenze?

Penso che sia utile riflettere sui nostri passi
per considerare quanto siamo stati e siamo ancora noi stessi.
Per scoprire quanto eravamo già presenti in embrione,
ancorchè non avessimo ancora la forza di esprimerci.

Uomini in albore,
prematuri in tutto,
eppure già così riconoscibili
fin dai primi passi.

Si tratta, in fondo, di un gioco.
Il gioco dell'immaginare come saranno
i bambini che ci circondano.
L'uno taciturno e schivo, l'altro aperto e solare.

A chi arriderà la fortuna?
A chi la vita schiuderà i propri favorei?
Ed a chi invece riserverà solo fatiche
e farà conoscere solitudine e tristezza?

Li abbiamo di fronte.
Compagni di giochi, ora
e lontani anni luce nel futuro,
separati dal caso.

Si, perché è il caso a decidere.
Molto più spesso della nostra volontà.
Ma solo se ci affideremo alle contingenze
e non sapremo mostrare la forza delle nostre idee.

Solo in questo modo
il mondo si adeguerà a noi.
protagonisti di ogni momento,
nel ruolo di chi decide e non di chi subisce.

Soundtrack: Thin Lizzy - Dancing in the moonlight - 1977

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