Oggi ho lasciato decine di chilometri tra me e il quotidiano.
Potevo farlo e l'ho fatto.
Potevo riposarmi e dormire
invece ho guidato fino alla campagna dopo Pavia.
Campi di grano in fase di maturazione
e papaveri, tanti papaveri.
Cercavo loro perchè li adoro.
Li amo quando colorano i prati e i campi.
Amo guardarli e sfiorarli
senza mai portarli via, tranne in un solo caso.
Quasi un anno fa quando dovevano accompagnarti.
Per chiudersi con te in un buio che è attesa.
Ho respirato la loro aria
e ho inondato il mio sguardo del loro rosso
e poi del biondo delle spighe che erano già mature,
scompigliate dal vento dei giorni scorsi.
Ho guardato dove riposi
con gli occhi pieni di lacrime
e ho sentito la gola bruciare
e la mente lasciarmi stordito.
Poi ho cercato chi ti conosceva fin da bambina
ed ho ascoltato parole che volevo sentire.
Storie di altri tempi, di guerra e di pace,
di occupazione e di liberazione.
Di gioie fatte di cose semplici
e di affetti lontani, quasi tutti scomparsi
ma ancora vivamente presenti
e poi siamo andati a mangiare le amarene dagli alberi.
Soundtrack:
No comments:
Post a Comment