Il film è famoso soprattutto per le musiche scritte e dirette da Mikis Theodorakis.
Sarebbero bastati solo tre anni per trasformare la Grecia da quella coreografica di Zorba a quella tristemente reale dei Colonnelli. Infatti, la dittatura (la Giunta) venne instaurata con un colpo di stato il 21 aprile del 1967. Non sarebbe stata una sorpresa perchè già da molti anni la situazione politica e sociale della Grecia era in condizioni di preicolosa precarietà. Dapprima una vera guerra civile (dal 1945 al 1949), poi il succedersi di condizioni politiche precarie e conflittuali con il re da una parte e e il governo dall'altra, in un pericoloso gioco di interessi tra USA e Unione Sovietica. Alibi politici che nascondevano obiettivi di potere in cui il territorio greco diventava la scacchiera su cui giocare.
Soundtrack:

Soundtrack:
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Georghios Papadopoulos, Stylianos Pattakose Nikolaos Makarezos |
Il Paese era caduto in una profonda crisi. Io cercavo una soluzione perché la politica era in un vicolo cieco. I greci per la loro storia non sono vicini al comunismo, perché il comunismo non ha nessuna cosa in comune con la tradizione cristiana che è sempre stata alla base dell’educazione dei greci. In questa situazione l’esercito nazionale e le forze armate del paese erano l’unica forza neutrale che poteva scendere in campo mentre i greci si stavano aspramente contrapponendo gli uni agli altri. Questa forza ha creduto opportuno intervenire sentendosi in dovere di fermare la corsa del Paese verso il precipizio.

Soundtrack:
Dicevamo che al di là delle definizioni politiche e delle giustificazioni anticomuniste, il governo dei colonnelli poteva nettamente essere definito, in base ai propri principi ideologici, come di destra. Bene, anche all'interno della stessa destra, tra il 1967 e il 1972, cominciò a nascere e ad organizzarsi un'opposizione. Parliamo di un'opposizione spesso guidata da interessi economici, come quella che nasceva all'interno di classi dirigenti e imprenditoriali e dello stesso seto medio borghese che si trovavano danneggiate dalla pesante situazione economica.
L'incapacità di interpretare e dare valide risposte anche a queste voci non comuniste da parte dei colonnelli, sfociò in una ancor più dura repressione con la diretta conseguenza di avviare un processo generale di organizzazione del dissenso. Questo, a sua volta portò a progettare anche azioni violente come il fallito di attentato allo stesso Papadopoulos. In quell'occasione (1968) venne arrestato e torturato Alexandros Panagulis che, dopo un processo-farsa, venne condannato a morte.
Le pressioni internazionali si fanno sentire e la sentenza di morte non verrà mai eseguita. Lo stesso Panagulis rifiuterà di beneficiare di un'amnistia concessa dai colonnelli a tutti i detenuti politici per non dare all'opinione pubblica un'immagine sbagliata del regime. Nel 1974 esce dal carcere ma la sua morte, ufficialmente per un incidente automobilistico, apparirà da subito molto sospetta.
Nel novembre del 1973 gli studenti del Politecnico di Atene muovono una forte protesta contro il governo che sembra inizialmente non reagire così duramente come era stato in precedenza e questo favorisce l'aggregazione alla protesta di molti altri oppositori e non solo della fascia studentesca. Ma la repressione era solo stata rimandata perché pochi giorni dopo la risposta militare si fa sentire durissima, soffocando la rivolta nel sangue: 24 morti.
I tempi però sono maturi per un cambiamento. L'opinione nazionale e internazionale impone al generale Dimiti Ionnides di destituire Papadopoulos nel tentativo di mantenere il potere militare. Si tratta ormai solo di questione di tempo. L'occasione viene da una mossa sbagliata sullo scacchiere internazionale. Ionnides tenta di rovesciare il presidente di Cipro, l'arcivescovo Makarios III, con un colpo di stato che però fallisce, innescando una potente azione da parte del governo turco che occupa la parte nord dell'isola. La guerra con la Turchia, nemico di sempre, è alle porte e gli stessi ufficiali dell'esercito greco tolgono il loro appoggio alla Giunta.
Soundtrack: Theodorakis e Farantouri
Ci si avvia quindi al ritorno della democrazia con le prime elezioni da 7 anni. Vince la Nuova Democrazia, un partito conservatore guidato da Konstantinos Karamanlis. Anche Panagulis entra in parlamento in forza di un partito liberale-progressista, l’Unione del Centro – Nuove Forze.
Il suo obiettivo è di scovare e fare punire tutti i sostenitori politici del precedente regime ma, gli ostacoli che incontra in questa "caccia" lo inducono a dimettersi dal partito con cui era stato eletto per entrare nel gruppo indipendente.
Sountrack: Maria Faranturi
Soundtrack: Theodorakis
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